DESIGN Paola Macchi
PROJECT TEAM Paola Macchi, Maurizio Trovatelli
PHOTOGRAPHY Adriano Bacchella


This project totally redesigned a flat, which is located in a 1970s’ building in the city centre of Salerno. It previously presented cramped rooms and a dark, narrow corridor. This dual-aspect, parallelepiped shaped flat overlooks the sea bay from its short side, which is away from the doorway. The project aimed at recovering the relationship with the sea and the light, starting from the empty space. Leaving the perimeter clear, it aligned in the middle all the service components in a row of isolated volumes. Such volumes are in a sequence of material suggestions: wood, copper, cement and glass, which are all meant to mirror and refract the sea light. They unfold the interior landscape, which, on one side, unfurls along the way from the entrance to the sea, whereas, on the other, develops through the rooms. All the areas open onto the others with sliding panels, which can accordingly close or disclose views and perspectives. The natural light gets in through the broken-down volumes of the side windows, spreads around and maximizes perceptions when melting into the artificial light designed by the project.
A wood reflecting into water, which is a photography by Paola Macchi, opens up onto one of the points of view among the volumes. Built-in furnishings are customized, including the wardrobe and the kitchen. This project relied on advanced technology and aimed at energy saving, consumption management and flexibility.

Apartment with a view

Il progetto, in un edificio degli anni ‘70 nel centro di Salerno, ridisegna completamente l’abitazione originariamente costituita da stanze anguste e corridoio stretto e buio. Contenuta in un lungo parallelepipedo con due lati finestrati, si affaccia sul mare solo dal lato corto distante dall’ingresso. Il progetto recupera il rapporto con il mare e la luce partendo dallo spazio reso vuoto. Lasciando libero il perimetro, allinea nella parte mediana le componenti di servizio in volumi isolati. I volumi in sequenza di suggestioni materiche, legno, rame, cemento, fino al vetro che riflette e rifrange la luce del mare, scoprono un paesaggio interno: da una parte lungo il percorso dall’ingresso al mare, dall’altra attraversando le stanze. Tutti gli ambienti si aprono sugli altri con quinte a scomparsa che chiudono o svelano visuali e prospettive. La luce naturale passa dalle finestrature laterali tra i volumi scomposti, si diffonde e amplia le percezioni nella combinazione con quella artificiale progettata.
Un bosco riflesso nell’acqua, fotografia di Paola Macchi, “apre” una delle visuali fra i volumi. Gli arredi fissi sono su disegno, compresi guardaroba e cucina. Il progetto ha previsto l’utilizzo di tecnologie avanzate per risparmio energetico, gestione dei consumi e flessibilità.